fbpx

INTELLIGENZA ARTIFICIALE – MA IN FUTURO I MEDICI CI SERVIRANNO ANCORA?

VUOI RICEVERE VIA E-MAIL I PROSSIMI CONTENUTI DI RADIO IT?
mail Iscriviti alla nostra newsletter

Questo podcast parla di medicina e risponde a una domanda:
ma in futuro i medici ci serviranno ancora?

Medicina: come cambierà? 

Vi ricordate il film Cocoon? Uscì nel 1985, raccontava la storia di tre vecchietti che facendo il bagno in una piscina miracolosa – più precisamente, resa tale da alcuni misteriosi involucri che vi erano immersi – recuperavano tutte le energie della giovinezza e le portavano all’ennesima potenza, diventando di fatto immortali. E non avendo così più bisogno di cure mediche.

Ecco, dal momento che la piscina di Cocoon non è stata ancora scoperta, la risposta alla domanda è facile: sì, ci serviranno ancora. Ma saranno diversi. Nella naturale evoluzione di tutte le cose, anche il mestiere del medico cambierà – sta già cambiando. E a dargli una mano provvederà l’Intelligenza Artificiale. In questo nuovo capitolo del viaggio dentro di lei – per capirla e raccontarla – oggi ci occupiamo del suo impatto sulla sanità..

Medicina e Intelligenza Artificiale  

In un articolo apparso su Wired.it nel febbraio del 2019 si legge che “negli Stati Uniti i medici passano più tempo a compilare le cartelle cliniche elettroniche che a interagire con i pazienti”. E’ una frase forte, che prendiamo con una certa cautela. Ma siamo d’accordo con quanto si legge subito dopo: “Se l’intelligenza artificiale potesse assumere la maggior parte di quella registrazione, libererebbe il loro tempo da dedicare ai pazienti. Infatti, avrebbe lo stesso impatto dell’assunzione di centinaia di migliaia di nuovi medici”.

In questo, l’AI sarebbe utile come già lo è in altri settori: pensate agli assistenti virtuali, alle chatbot, dove l’interazione con un operatore guidato da un’intelligenza artificiale libererebbe l’operatore in carne e ossa per destinarlo ad attività diverse, più strategiche e certamente più stimolanti anche per lui. Ma nello specifico della scienza medica, il suo aiuto sarebbe prezioso su questi fronti. 

medicina

Il supporto per la medicina diagnostica 

Anzitutto, quello diagnostico. Microsoft, per esempio, è al lavoro su computer che analizzano la struttura molecolare per individuare l’insorgere di cellule tumorali e contrastarle il prima possibile. Poi, in un articolo pubblicato su Nature Medicine sempre nel 2019 – ricordiamo che Nature è la rivista scientifica più prestigiosa al mondo – un team di scienziati cinesi della Guangzhou Medical University ha dichiarato di aver costruito un sistema capace di diagnosticare automaticamente alcune patologie infantili – da quelle banali come un’influenza ad altre ben più serie come la meningite -, e di averlo fatto dopo aver elaborato una serie di dati clinici del paziente attuali (come sintomi o risultati di laboratorio) e storici. 

Questo è un caso in cui L’AI può aiutare i medici fare diagnosi più rapide e a comprendere il quadro clinico in modo accurato e soprattutto su una grande massa di pazienti. Il team ha infatti lavorato su 1.362.559 bambini e ragazzi estraendo dalle cartelle cliniche una mole di oltre 100 milioni di dati. 

Medicina, altre applicazioni dell’AI 

Il supporto dell’intelligenza artificiale, sotto il profilo dell’analisi accurata dei dati, aiuta anche a dare priorità alle cure, a ridurre i tempi per pianificare un trattamento (lo sta facendo Google DeepMind sulle radioterapie), per intervenire tempestivamente. Non meno importante è il contributo dell’AI nella formazione dei medici, con la creazione di modelli più realistici e accurati che consentono a chirurghi e operatori sanitari di affinare le proprie competenze senza mettere a rischio pazienti veri. 

Poi ci sono cose che sembrano più “leggere”, ma che hanno comunque un profondo impatto sulla salute delle persone. Una per tutte: la cintura intelligente, che avverte quando si sta mangiando troppo. E che ti dice: “mettiti a dieta”!

Medicina e AI: nuove opportunità professionali

Tutto ciò che abbiamo appena visto – per tornare alla domanda iniziale: i medici serviranno ancora? – avrà bisogno di competenze aggiornate e diverse, di professionisti capaci di leggere i dati raccolti da tecnologie governate da Intelligenza Artificiale, di comunicarli al paziente e di assumere insieme la miglior decisione condivisa. Cambia il modo, ma la sostanza resta la stessa: la tecnologia non distrugge posti di lavoro, ma li modifica. E nel caso dell’Intelligenza Artificiale, li aumenta. Secondo Gartner, entro la fine di quest’anno l’AI avrà eliminato 1 milione e 800 mila posti, ma ne avrà creati 2 milioni e 300 mila. Il saldo è attivo a 500 mila unità.

E poi, ragioniamo: nel campo medico quanto è sostituibile il tocco umano? Non parliamo tanto di abilità chirurgiche, quanto di empatia. Mettiamo che vi sia appena stata diagnosticata una malattia seria. Molto seria. Da chi preferireste sentirvelo dire: da un assistente virtuale? Da un robot? O da un medico in carne, ossa e calore umano?

0 Comments

Submit a Comment

Vuoi rimanere aggiornato via e-mail?

Se inserisci nome ed e-mail in questi form,  riceverai direttamente nella tua casella i nuovi contenuti che caricheremo in RADIO IT.
Cliccando su “Invia” dichiari di aver letto e accettato l’Informativa Privacy.

Iscriviti ai canali podcast di RADIO IT