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INTERVISTA A CARMEN PALUMBO – F-SECURE

 

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Il protagonista del mercato IT italiano con cui parliamo oggi è in realtà una protagonista: Carmen Palumbo, Marketing Manager di F-Secure per l’Italia.

Ciao, Carmen!
Ciao a tutti!

Perché proprio RADIO IT?

Domanda di rito: perché hai scelto Radio IT per aprire il canale radio podcast di F-Secure?
Lasciami rispondere: “Perché no?”. Eravamo alla ricerca di un canale nuovo per comunicare in modo diverso con il mercato: abbiamo un portafoglio soluzioni innovativo, per cui abbiamo scelto un mezzo innovativo per dialogare con il mercato e Radio IT ci è sembrato il canale giusto. F-Secure è sempre stata un po’ pioniere nel proprio settore, abbiamo scelto un mezzo pioniere nel mondo IT italiano.

A nome di nome di Radio IT, ti ringrazio ufficialmente. Però noi sappiamo che non ami particolarmente la tecnologia, e però dal 1990 a oggi hai sempre lavorato per aziende tecnologiche. Come è successo?
Per caso. Dopo il diploma cercavo un impiego che mi permettesse di crescere professionalmente, e allo stesso tempo che fosse un lavoro non banale e non sedentario. Ho fatto un colloquio presso un system integrator molto noto e dopo un solo incontro avevo già il contratto in mano. Nonostante non ami particolarmente la tecnologia mi sono appassionata del marketing, tematica che mi affascina sempre perché è sempre in costante evoluzione. Era quello che cercavo.

 

La cybersecurity per le aziende

F-Secure tratta di cybersecurity, tema caldo. In questo momento tutti, anche noi due che stiamo parlando ora potremmo essere sotto minaccia di attacchi. Ci puoi dare otto consigli – quattro per un’azienda e quattro per un privato – su come difendersi dagli attacchi informatici?
Come tu dicevi, la sicurezza informatica è diventata veramente un argomento quotidiano, e non soltanto per le varie società ma anche a livello a livello privato. Negli ultimi anni i danni economici provocati dagli hacker sono aumentati in modo esponenziale. Provo quindi a dare qualche consiglio. Per le aziende, sicuramente l’anello debole è il dipendente, quindi bisogna adottare una corretta politica di sicurezza aziendale.

Non è banale: ogni IT manager deve adottare una corretta politica di sicurezza aziendale che tutti i dipendenti devono seguire. Secondo consiglio: tenere aggiornati tutti i siti e i firmware e o sistemi operativi dei dispositivi aziendali. Tutti, perché ognuno di essi può essere un veicolo di attacco. Sembrerà banale, ma aiuta molto. E non tutte le aziende lo fanno. Terzo consiglio: impostare sempre PIN o password di sicurezza sui vari dispositivi, evitando di scriverle magari su post-it che poi vengono messi in bella vista sulle varie scrivanie.

Bastano davvero pochi secondi per introdurre un software malevolo, magari usando una banale chiavetta USB per entrare così nella rete aziendale accedendo a informazioni sensibili e preparando la propria azienda. essere attaccata. Ultimo consiglio per le aziende: poiché sta prendendo sempre più piede il lavoro da remoto, e non sono pochi i dipendenti che accedono alla rete aziendale da altri luoghi, tipo l’aeroporto, allora è meglio utilizzare sempre una rete VPN, che è molto più sicura.

Consigli quindi semplici: io non sono una tecnica, e ho preferito suggerire esempi vicini alla mia realtà che però, se adottati, possono impedire attacchi. Ci sono ovviamente tantissime altre cose, ma queste quattro secondo me sono le basilari e non sempre vengono attuate.

Carme Palumbo f-secure

La cybersecurity per i privati

E per i privati?
Il primo: non aprire gli allegati contenuti in mail strane. Tante volte anche io vedo mail strane che arrivano per esempio dalla mia banca, ma che palesemente non non provengono davvero da lei, anche perché magari in banca ci sono stata il giorno prima e guarda caso mi scrivono il giorno dopo! Tanti allegati possono portare virus malevoli all’interno del nostro PC o del nostro dispositivo: quindi, in questi casi, evitare di aprire immediatamente gli allegati. Altro: evitare di fornire i nostri dati sensibili, tipo i dati anagrafici o i dati bancari.

E’ sempre meglio verificare che il mittente sia quello vero. Molte volte basta un cambio di un dettaglio, una lettera o un colore nel logo, per non accorgersene. Il link è falso è noi gli stiamo dando dati importanti. Poi: anche a livello privato e seguire sempre backup, o sul cloud o su un disco esterno. Cosa basilare, ma che non sempre viene fatta.
E infine, attenzione alle refi Wi-Fi gratuite, perché possono nascondere insidie. Anche questi sono consigli non da tecnica, ma che mi sento di dare.

Nell’intervista, Carmen Palumbo ha affrontato altri temi importanti di cybersecurity e ha parlato anche delle sue grandi passioni.
Quali? Scoprilo nel podcast in cima a questa pagina.
Buon ascolto! 

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