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NUTANIX – LA TUA INFRASTRUTTURA IT È DIVENTATA INGESTIBILE E COSTA TROPPO? È L’ORA DELL’IPERCONVERGENZA!

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Questo podcast è realizzato in collaborazione con Nutanix ed è per aziende, pubbliche amministrazioni o organizzazioni di altro tipo (scuole, ospedali) che devono aggiornare la propria infrastruttura IT.
A loro chiediamo: volete fare una scelta tradizionale o una che guardi al futuro?

La risposta non è così scontata. Nel mondo della tecnologia lo sguardo al futuro è una leva indispensabile più che altrove, perché senza di essa non c’è innovazione; ma il mondo della tecnologia è fatto di persone, e per esse vale – più che legittimamente, s’intende – la tendenza a obbedire ad antiche norme di saggezza. Tra le più famose c’è quella che dice: chi lascia la strada vecchia per la nuova, non sa quel che trova. 

Infrastruttura IT: il caso di Kansas City 

E tuttavia, oggi raccontiamo un caso in cui restare sulla vecchia strada non si dimostra una scelta saggia. La nostra storia si svolge a Kansas City, negli Stati Uniti. E’ lì, infatti, che si trova il Blue Springs School District, un sistema di 22 istituti tra scuole elementari, medie e superiori. Il distretto decide di organizzare la propria infrastruttura IT assegnando un data center del tipo stand-alone per ogni scuola. Risultato: 144 server attivi, centinaia di persone impiegate per una gestione – quindi manutenzione, monitoraggio e aggiornamento – da decine e decine di ore di lavoro. Insomma, una roba pachidermica foriera di perdite di tempo e di denaro. 

Per risolverla il distretto ha chiesto aiuto a Nutanix, che ha risposto invitando ad abbandonare la tradizione per abbracciare il futuro. E cioè l’iperconvergenza. Il distretto ha quindi abbandonato i data center stand-alone per servirsi di una cosiddetta HCI, acronimo inglese per HyperConverged Infrastructure. La conseguenza: spazio fisico per l’infrastruttura ridotto a metà rack all’interno di un singolo data center, gestione e manutenzione semplificate. E soprattutto, risparmio oltre 100mila dollari all’anno in costi per la spesa elettrica.

Infrastruttura IT: perché l’iperconvergenza?

La storia appena raccontata dice molto dei motivi per il quali è meglio preferire un sistema iperconvergente a uno di tipo tradizionale. Ma non dice proprio tutto, e allora proviamo ad aggiungerlo noi. Per esempio, stiamo sempre sui costi. Oltre al risparmio energetico c’è da considerare un abbattimento delle spese anche su altri fronti.

Parliamo delle licenze, degli aggiornamenti (hardware e software), degli specialisti necessari per gestire sistemi diversi tra di loro. Insomma, i costi legati alla complessità del sistema: l’iperconvergenza li taglia e li riduce al minimo. E non solo: libera risorse da dedicare ad altro, in un mondo che corre sempre più veloce.

Di nuovo, facciamo un esempio: con un sistema tradizionale stand-alone, parte dello staff che si occupa dell’infrastruttura IT si dedica inevitabilmente ad aggiornamenti del software e al monitoraggio dei vari elementi. Grazie all’iperconvergenza, di tutto ciò c’è infinitamente meno bisogno, e questo consente a quelle risorse di dedicarsi ad altro, magari a sviluppare idee per affrontare sfide impegnative, come l’avanzare dell’IoT, l’Internet of Things.

E in ogni caso, resta fermo il risparmio di tempo: il rapporto State of the Enterprise Datacenter, realizzato da Actual Tech Media, rivela che nel 24% delle società che hanno adottato un’infrastruttura iperconvergente lo staff lavora 40 ore a settimana, mentre quelle che non l’hanno fatto più della metà delle persone lavora oltre quel tempo. 

infrastruttura IT

Infrastruttura IT iperconvergente: sicurezza e cloud

C’è poi un altro punto da tenere in considerazione, ed è lo sviluppo del cloud. Il report Flexera sullo stato del cloud nel 2019 dice che il 94% delle imprese utilizza servizi legati alla “nuvola”, sia esso cloud pubblico o ibrido. Questo ovviamente crea – soprattutto sul fronte pubblico – preoccupazioni in tema di sicurezza dei dati; preoccupazioni che però rientrano subito se si pensa che l’iperconvergenza consente di gestire i diversi servizi cloud – pubblici o privati che siano – da un’unica piattaforma, con un’estrema facilità di controllo e gestione di dati e applicazioni. 

In un ospedale, dove la governance dei dati sensibili è rigorosa, questo rappresenta un indubbio vantaggio, e un risparmio di costi nella spesa per garantire la doverose invulnerabilità di tutto quello che riguarda le informazioni sui pazienti. 

Infrastruttura IT: sempre più aziende scelgono l’iperconvergenza

Ecco perché sempre più aziende scelgono di migrare la propria infrastruttura IT sul terreno dell’iperconvergenza. Un’altra ricerca – questa è stata condotta dal gruppo Evaluator – dice che il 79% delle grandi imprese sta aumentando l’utilizzo dell’HCI, e non solo per deployment e applicazioni cloud, ma per tutte le operazioni.

E infatti, Gartner stima che entro il 2020, il 20% delle applicazioni centrali per il business, al momento appoggiate sull’infrastruttura classica  passeranno su una di tipo iperconvergente.

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